10 anni di Autorità Idrica

Pubblicato il 17 marzo 2023 • Lavoro , Sociale

L'Autorità Idrica Toscana compie dieci anni. Un periodo in cui si sono formulate indicazioni di indirizzo e controllo ai gestori del servizio idrico integrato, garanzie e spazio ai Comuni, diritti e benefici ai cittadini-utenti e soprattutto si sono messe in cantiere e portate a termine alcune opere infrastrutturali importanti per tutti i territori della regione. L’Ait, in occasione del compleanno, ha organizzato una serie di eventi che sono stati presentati stamani in Regione nel corso di una conferenza stampa a cui ha partecipato l’assessora all’ambiente Monia Monni collegata da remoto, il presidente dell’Autorità Idrica Toscana Luca Salvetti, il direttore generale Alessandro Mazzei e il presidente della Fondazione Studio Marangoni Martino Marangoni.

“Tanti auguri – ha detto il presidente Eugenio Giani-  e complimenti per il prezioso lavoro che l’Autorità idrica svolge a tutela di un bene unico come l’acqua che è una risorsa strategica vitale. La tutela, e la corretta gestione del sistema idrico, è parte è centrale nel quadro della transizione ecologica. La Toscana è sempre stata al passo coi tempi su questo tema e l'istituzione di Ait ha rappresentato a giusta ragione un modello nazionale di efficienza e ggi sono 10 anni di opere infrastrutturali vitali per tutti noi. L’auspicio è di fare, anche grazie ai fondi del Pnrr, molto di più”.

“Il compleanno che oggi giustamente celebriamo – ha dichiarato l’assessora Monni -, serve non solo a sottolineare l’importanza degli investimenti fondamentali fatti in questi ultimi 10 anni, ma anche a tracciare una rotta, a partire anche dai 180milioni di investimento che sono connessi ai fondi del Pnrr, per aumentare la qualità tecnica del servizio con particolare riferimento alla riduzione delle perdite, sui cui c’è un impegno importantissimo. Ait non solo coordinerà l'investimento di questi 180milioni ma ha avuto anche un ruolo fondamentale per poter accedere  a queste risorse. La sfida è complessa perché ci sono i cambiamenti climatici, le trasformazioni sociali in corso e certamente anche il servizio idrico dovrà misurarsi con queste grandi sfide. Ma  lo fa partendo da una storia solida  e con il passo giusto”.
L’assessora Monia Monni ha poi ripercorso la storia, anche quella precedente a questi 10 anni di Ait, proprio per sottolineare il primato della Toscana nello stare al passo coi tempi della riforma dei servizi idrici introdotta dalla legge Galli del 1994 e ad istituire fra le prime in Italia i primi 6 Ato (ambiti territoriali ottimali). Il passo successivo è stato quello dell’accorpamento, quello di creare un’autorità unica per tutto il territorio regionale, per essere più efficaci ed efficienti. E’ così che nel 2011è nata l’Ait, l’Authority regionale,  uno dei primi  modelli di Ato unico. “La legge 69 con cui fu istituita l’Autorità idrica toscana – ha spiegato Monni-  ha rappresentato un modello a livello nazionale  che ci è stato riconosciuto dal ministero e che è servito anche ad altre regioni che poi ne hanno preso spunto in maniera anche evidente. L’ Ato unico toscano rispetto al modello precedente suddiviso in sei autorità di ambito, ha rappresentato davvero un miglioramento  netto. In termini di efficacia c’è il beneficio di un unico ente che controlla più  gestori, con conseguente riduzione dei tempi  necessari per la realizzazione delle opere e  per l'espletamento dei compiti amministrativi. E poi, in termini di risparmio, è stata un’operazione davvero ben riuscita perché rispetto  ad un costo che era di 5 milioni e 200mila euro siamo passati al modello attuale il cui costo di gestione è di circa 4 milioni “ Monni ha sottolineato il ruolo decisivo dell’autorità  nel sottoporre i gestori a un controllo stringente, ad un monitoraggio importante e a conferma di questo l’assessora ha sottolineato "l’autorevolezza della relazione annuale sullo stato dei servizi idrici che viene predisposta dal direttore Mazzei “diventata- ha aggiunto-  un elemento di analisi e di conoscenza del servizio idrico integrato utilizzata da tutti gli stakeholder del settore”.

“Dieci anni non sono molti – ha dichiarato Alessandro Mazzei –, ma sono comunque un tempo utile per fare un bilancio di ciò che si è prodotto in un settore basilare come quello del servizio idrico integrato. Dieci anni di investimenti in opere infrastrutturali e di regolazione delle tariffe per mantenere l’eccellenza nella qualità del servizio verso gli utenti e per migliorare gli standard tecnici delle nostre reti”.

Proprio per fare una sorta di bilancio visivo delle maggiori opere costruite in Toscana, AIT organizza e promuove un'esposizione fotografica artistica, in collaborazione con una delle prime tre scuole di fotografia italiane, la Fondazione Studio Marangoni. Alcuni allievi della scuola lavoreranno nei loro corsi base anche sul tema dell’acqua, ma saranno tre fotografi professionisti italiani che metteranno in mostra, ognuno secondo le proprie peculiarità creative, le immagini degli impianti più funzionali e importanti della nostra regione, in ciascun territorio. Per celebrare il decennale è previsto anche un convegno  e  e un bando che finanzierà Ait con risorse proprie destinato ai Comuni per il restauro di opere idriche pubbliche. "Un modo, ha aggiunto ancora Mazzei- per lasciare traccia sui territori del ruolo di Ait".

“Sono onorato – ha concluso il presidente Salvetti- di partecipare, come prima uscita da presidente dell'Autorità Idrica Toscana, alla celebrazione del decennale di questa importante istituzione che rappresenta tutti i Comuni della nostra regione e si occupa di un bene fondamentale come l'acqua. In questi dieci anni sono state portate a compimento molte opere strutturali che hanno risolto questioni di adduzione della risorsa potabile o di smaltimento dei reflui. In questo senso la mostra fotografica che sarà inaugurata a primavera a Firenze sarà una raccolta esaustiva di opere su tutti i territori che compongono la Toscana, e ci sarà uno sguardo particolare per sensibilizzare il mondo dei giovani all'uso consapevole dell'acqua".

 

[a cura di Lorenza Berengo e Alessandro Agostinelli - RT e AIT]


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