Piscine toscane: controlli a tutela dell'acqua pubblica
Pubblicato il 11 marzo 2024 • Acquedotto , Ambiente , Turismo
Prosegue, per il quinto anno consecutivo, la collaborazione tra Carabinieri Forestali e Autorità Idrica Toscana (AIT), per vigilare sul corretto utilizzo della risorsa idrica toscana, in particolare riguardo alle acque provenienti dal pubblico acquedotto. L’obiettivo è risparmiare acqua potabile e ridurne al minimo lo spreco e il consumo inutile, attraverso l’informazione al cittadino e un’attenta vigilanza, soprattutto per le attività ricettive e ricreative.
I Carabinieri Forestali hanno effettuato nel corso del 2023 oltre 400 controlli sul corretto utilizzo dell’acqua potabile in piscine pubbliche e private. Nel 42,5 % dei casi sono state accertate irregolarità e un uso improprio della risorsa per il riempimento delle piscine (contestati 170 illeciti amministrativi per complessivi 182.000 euro).
L’attività di vigilanza in materia di tutela della risorsa idrica, corretta gestione e prevenzione degli sprechi idrici, a supporto dell’Autorità Idrica Toscana, non ha riguardato esclusivamente il rispetto delle previsioni contenute all’interno del regolamento regionale, in materia di utilizzo di acqua proveniente da pubblico acquedotto per l’utilizzo delle piscine, ma nel corso di questa tipologia di controlli, è stato anche verificato il rispetto del regime vincolistico di carattere idrogeologico, urbanistico/edilizio e ambientale. Particolare attenzione è stata rivolta ai prelievi abusivi di acque di altra natura, captazioni superficiali e sotterranee (pozzi) utilizzate anche per il riempimento delle piscine.
Le irregolarità riscontrate più frequentemente riguardano i prelievi di acque sotterranee tramite pozzi in assenza di concessione dell'autorità competente; la mancata trasmissione delle letture del misuratore di prelievo (o consumi stimati) delle acque pubbliche prelevate a mezzo pozzo; la mancata installazione di misuratore di prelievo acque pubbliche; la piscina non svuotata annualmente (riguarda le strutture ricettive); l’utilizzo del pubblico acquedotto per riempimento della piscina a uso privato; i documenti della piscina a servizio di struttura ricettiva non presenti (mancanza del registro autocontrollo e degli altri documenti di legge previsti).
“La gestione sostenibile delle risorse idriche è di fondamentale importanza per preservare l’ambiente, proteggere la salute del genere umano e di tutti gli esseri viventi della Terra. Si tratta di una risorsa tanto preziosa da essere definita “Oro Blu”, ma che rischia di diventare sempre più scarsa per i suoi illeciti utilizzi, – ha dichiarato la Generale Marina Marinelli, Comandante della Regione Carabinieri Forestale Toscana. Il Comando Regione Carabinieri Forestale “Toscana” collabora da tempo con l’Autorità Idrica, nell’accertamento sul territorio degli illeciti in materia di riempimento delle piscine. I Carabinieri Forestali hanno operato sia in autonomia che in affiancamento al Servizio di Vigilanza di AIT, adottando standard di controllo omogenei e contribuendo ad assicurare un efficace contrasto all'uso improprio della risorsa idrica, compresa ogni forma di captazione illecita”.
Anche il Direttore di AIT, Alessandro Mazzei ha detto che “il lavoro di controllo e sanzione degli illeciti commessi a danno della risorsa idrica nella nostra regione, svolto da AIT e Carabinieri Forestali, è di notevole importanza. Con il cambiamento climatico in corso ed emergenze idriche che si succedono ogni estate sempre più frequenti e siccitose, dobbiamo fare un uso coscienzioso e sostenibile dell’acqua che abbiamo. E magari cominciare anche a utilizzare, specie nelle zone più critiche, le fonti cosiddette non convenzionali, quali la dissalazione e l’acqua di riuso”.
Controlli complessivi sono stati effettuati su tutto il territorio regionale, anche in collaborazione con alcuni Comandi di Polizia Municipale di vari Comuni, dove sono più diffuse strutture ricettive dotate di piscine o manufatti idrici, utilizzati soprattutto nel periodo estivo.
Firenze, 07 Marzo 2024